La chiesa di Maria Santissima Regina nel quartiere di Montesanto a Gorizia è un edificio di recentissima costruzione, eretto nella prima decade del Duemila su progetto dell’architetto Valentini di Cormons in sostituzione di una precedente cappella che dagli anni Cinquanta del secolo scorso fungeva da luogo di culto per il rione sviluppatosi in quel periodo.
La chiesa, realizzata con tecniche costruttive contemporanee quali il calcestruzzo armato, è connotata da una soluzione formale a pianta centrale che va ad appoggiarsi all’esistente canonica posta alle spalle, di cui ne sfrutta gli ambienti al piano terra come spazi a servizio, tra cui una cappella per la custodia eucaristica e la sacrestia.
Dal punto di vista compositivo si riscontra una certa pulizia formale, in cui le diverse parti sono legate da rapporti proporzionali che conferiscono equilibrio ed unità all’insieme, riscontrabile sia all’interno che all’esterno. Colpisce il disegno delle aperture, ampie e dalle linee essenziali, che modellano i prospetti con giochi di vuoti e pieni e contrasti di materiali.
L’interno rivela una certa simbologia riscontrabile nell’organizzazione spaziale, con tutti gli elementi liturgici concentrati nella zona presbiterale, ma anche in altri aspetti compositivi come il ruolo della luce naturale filtrata dalle vetrate policrome.
L’edificio è costruito secondo le prescrizioni dell’adeguamento alla liturgia del Concilio Vaticano II